Ai miei tempi le catene di Sant’Antonio giravano via mail. Ai tempi di facebook, 10 anni dopo, girano via facebook.
Pensare che le persone smettano di pubblicarle, di crederci o che inizino ad avere voglia di informarsi prima di pubblicare appelli è pura utopia. Non è importante che la legge citata nel messaggio sia una legge americana, non è importante il contratto sottoscritto con facebook con cui si rinuncia di fatto alla proprietà di ciò che si carica all’interno del social network. Parte una catena e via, tutti giù, testa bassa e condividere. Combattere un fenomeno come questo sarebbe degno del miglior Don Chisciotte. Così, siccome non mi intendo di mulini e pale eoliche, ho deciso di seguire l’esempio di Maccio Capatonda ne “L’italiano medio”, di arrendermi e scrivere un messaggio anche io, messaggio che vi consiglio di pubblicare sulla vostra bacheca, per la vostra sicurezza s’intende.
IL MINISTRO DEGLI INTERNI HA CHIESTO (E OTTENUTO) L’ACCESSO A VOSTRA MAMMA SU FB. PER EVITARE DI AVERE UN FRATELLASTRO DA UN POLITICO VI CONSIGLIO DI FARE COPIA-INCOLLA SULLA VOSTRA PAGINA. Dichiaro quanto segue: Qualsiasi persona o ente o agente o agenzia di qualsiasi GENERE , struttura governativa o privata, NON HANNO IL mio permesso (tranne su richiesta esplicita e con consenso mio personale) di fecondare mia mamma o qualsiasi parte del suo contenuto presente su facebook, comprese le foto; inoltre ci tengo a precisare che se nominate mia mamma vi scendo gente dai colli di San Michele, se mi state molto sul cazzo chiamo anche amici di Santuzza. Sono informato del fatto che a tali personaggi è strettamente proibito perdere in risse a colpi, craccate di mano, scazzottate multiple tagazzuè e tagazzuò. Quindi siete avvisati. Il contenuto di questo messaggio è privato e non dovete leggerlo. Se proprio dovete sbrigatevi, poi abbassate lo sguardo e state zitti. Le informazioni in esso contenute sono riservate ad un pubblico adulto. La violazione della mia privacy è punita con una pena che va da 1 a 3 anni di reclusione in via Schiavazzi.Siccome sono scoppiato adesso vi cito una legge americana: CC – 1 – 308 -1-103. Facebook è ora un’entità sovrannaturale quotata in borsa e in quanto entità sovrannaturale farà in modo che escano fantasmi e mostri tipo IT dagli scarichi del vostro bagno. PERTANTO PER LA VOSTRA PRIVACY VI CONSIGLIO DI ABBASSARE LA TAZZA DEL CESSO E DI TAPPARE IL LAVANDINO DOPO L’USO.
Siete tutti vivamente consigliati di frequentare un corso di italiano che vi permetta di scrivere un annuncio migliore di questo, o se preferite, copiate e incollate direttamente questa versione ma sappiate che come accadeva al liceo, se copiate senza cambiare le parole la maestra vi sbicca. Non pubblicare tale dichiarazione almeno una volta, permette indirettamente l’uso di oggetti quali anal intruder, frusta e zirogna di bue su di voi e sui vostri parenti. Immagini e informazioni contenuti nei vostri aggiornamenti di stato pubblici verranno sbagassati a manetta in tutta internet e se avete foto a tette fuori ci faremo fotomontaggi porno. Guardate che è vero!!!111
Mi raccomando lasciate anche gli 111 alla fine dei punti esclamativi. Sono fondamentali.
Se diventerà famoso lo troverete sul sito www.attivissimo.net, il blog di un bravo giornalista, Paolo Attivissimo, che ormai da anni offre un servizio “antibufala” rintracciando l’origine e la veridicità o meno delle migliaia di messaggi che girano su internet. Salvaisì.
Sono uno che si dimentica tutto.
uno che si è dimenticato cosa significa andare dal parrucchiere.
Sono uno che ride da solo.
Sono uno che non piange da solo.
Sono uno che odia le cose preconfezionate.
Sono uno a cui piace smontare le cose.
Sono uno a cui piace anche rimontarle, le cose.
Sono uno a cui non piacciono i dolci, ma la panna montata sì.
Sono un montato, come la panna, ma ho superato i 33 anni, quindi sono rancido.
Sono uno che non si entusiasma mai, oppure che si entusiasma troppo.
Sono uno a cui piace conoscere la gente rotta.
Sono uno che si rompe in fretta della gente che non ha dubbi.
Sono uno a cui piace il silenzio senza gli imbarazzi del silenzio.
Sono uno a cui piace ascoltare il fondo del mare.
Sono uno a cui piace guardare il fondo del bicchiere.
Sono uno a cui piace toccare il fondo.
Risalire, anche risalire mi piace, ma per arrivare alla cima ci sono molte strade, e io sono ancora fermo all’incrocio.