Chi mi conosce bene sa, e forse ne è pure annoiato, che la mia parola preferita è resilienza. Riassunto in termini non troppo freddi, il significato è più o meno “restistere al cambiamento senza collassare”. Le mie parole preferite descrivono concetti che non so applicare. Resilienza è la cosa più lontana da me e ci →
Ci sono luoghi taciuti, sommersi, che tornano a galla urlando. Dopo anni, a volte dopo anni; come un →
Ciao internet! (cit.) Oggi volevo parlarvi di rumore di fondo sui social. Questa mattina ho dato uno sguardo →
Essere empatici è una cosa bellissima, ma, diciamocelo, è anche una sfiga rara. In pochi però riescono ad →
(Jonathan Wolstenholme, Chess) Da “Luciano Bianciardi, Il lavoro culturale“ Per comodità di chi voglia fruttuosamente dedicarsi al lavoro →
Parlare di questo film mi costa caro. Ché se io avessi una reputazione, se fossi arbitro di buone visioni e buoni ascolti, tutto verrebbe messo in discussione da uno sproloquio che non potrà non citare, e in termini positivi, Radiofrecce e Jack Fruscianti. Ché pure a essere post e anche post-post-ideologici, quelli, se ti piacciono →
Tanti like dimostrano la qualità delle tue parole? Se stai pensando “sì”: complimenti, sei un coglione. La risposta giusta è: una gloriosa ceppa. In questo post parleremo di consapevolezza for dummies, o se preferite di consapevolezza applicata alle pubblicazioni su facebook. Fateci caso: la ricerca spasmodica del like sta rovinando i nostri newsfeed nello stesso →
Il proprietario di questo sito ama i giochi di parole e probabilmente saprebbe inventarsi qualcosa di meglio di “Tornato re?” come grande domanda per introdurre le mie ciance sul film di Giuseppe Tornatore.Io, non senza una punta di imbarazzo per l’infelice calembour forzato, mi limiterò a rispondere al grande interrogativo, posto, più che da me, dalle →
Avete mai finto di essere una ragazza all’interno di un social media? Io sì. Non è difficile: create →