Io, con le persone che mi piacciono
non riesco a parlare.
Mi blocco
ritorno timido.
Divento
goffo
zitto
incerto.
Mo
no
sil
la
bi
co.
Parlare con le persone che non ti piacciono molto, invece, è facile. Puoi esagerare, rischiare di dire qualcosa di sbagliato, provocare, insultare, ridere senza motivo. Checcazzotenefrega.
Questo volevo scriverlo per dirti che se non ti parlo, se bofonchio quando mi chiedi qualcosa, se sto un po’ zitto, in disparte, e se a malapena ti saluto quando ci incontriamo… beh, è perché io sono così.
Così. Oppure è perché mi stai sul cazzo.
Sono uno che si dimentica tutto.
uno che si è dimenticato cosa significa andare dal parrucchiere.
Sono uno che ride da solo.
Sono uno che non piange da solo.
Sono uno che odia le cose preconfezionate.
Sono uno a cui piace smontare le cose.
Sono uno a cui piace anche rimontarle, le cose.
Sono uno a cui non piacciono i dolci, ma la panna montata sì.
Sono un montato, come la panna, ma ho superato i 33 anni, quindi sono rancido.
Sono uno che non si entusiasma mai, oppure che si entusiasma troppo.
Sono uno a cui piace conoscere la gente rotta.
Sono uno che si rompe in fretta della gente che non ha dubbi.
Sono uno a cui piace il silenzio senza gli imbarazzi del silenzio.
Sono uno a cui piace ascoltare il fondo del mare.
Sono uno a cui piace guardare il fondo del bicchiere.
Sono uno a cui piace toccare il fondo.
Risalire, anche risalire mi piace, ma per arrivare alla cima ci sono molte strade, e io sono ancora fermo all’incrocio.