IL MIMOSAURO DIGITALE

mimosauroL’8 marzo è quel giorno in cui ciclicamente riscopriamo l’esistenza dell’unica specie di dinosauro non ancora estinta, e anzi frutto recente dell’evoluzione: il Mimosauro digitale.

Il Mimosauro digitale è un parente stretto del più noto tirannosauro; i tratti distintivi sono le grosse pupille dilatate, la testa cava ma di dimensioni generose e le braccine corte, che richiamano un legame di parentela con i nativi di Genova. Portatore sano di sms ciclostilati in occasione di qualsiasi festività, fiero e pieno di sé, questo splendido animale trova il suo habitat naturale nel social network; grazie alla spiccata facilità di apprendimento, il Mimosauro ha inaspettatamente sviluppato un’intelligenza complessa, vicina a quella delle grandi scimmie: nonostante le corte zampe infatti, esso riesce a ricercare su google una bella foto di mimose e a caricarla su facebook. Scoperto e consolidato l’utilizzo del tag multiplo, questo maestoso essere provvede ad utilizzarlo con tutte le ragazze ritenute degne di fecondazione.

A volte, crepi l’avarizia, tagga anche quelle che non gli interessano.

Tanto è gratis, mica gliele porta a casa le mimose.

È però interessante notare che con questa pratica, il forte e astuto Mimosauro contribuisce alla selezione naturale, di fatto autoescludendosi in toto dalla seppur remota possibilità di riprodursi con qualsiasi donna abbia un Q.I. maggiore di 10.

Che meraviglia, altro che SuperQuark.

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